La tecnologia incontra il vapore
Non c’è nulla di più semplice e antico che prendere una pentola, riempirla con l’acqua portare ad ebollizione e cuocere. Risultato, alimenti cotti ma abbiamo perso per strada, come nel caso delle verdure, la maggior parte degli elementi nutritivi contenuti, colore compreso, che passeranno inesorabilmente nel liquido di cottura.
E’ lecito quindi sposare la filosofia del marchio tedesco Miele, imparare dal passato per progettare il futuro, anche in cucina. La nuova gamma di forni a vapore incarna proprio questo concetto nell’ottica di fornire a casa un metodo di cottura antico e rivoluzionario allo stesso tempo. A questo punto una considerazione sul vapore è necessaria per far comprendere meglio la rivoluzione del brand tedesco con i suoi tre nuovi modelli di forno.
Cuocere al vapore, con molti degli strumenti ormai in commercio, significa ridurre i tempi di cottura sicuramente ma questo non equivale ad ottenere un prodotto finale veramente perfetto. A volte prevale l’effetto asciutto con indurimento dell’alimento oppure quello bagnato e molliccio, tutte conseguenze naturali della temperatura e del grado di umidità.
Nei forni Miele invece è possibile gestire il vapore, che viene generato in una camera esterna rispetto al “sistema” forno, regolandone la temperatura e di conseguenza controllando l’umidità.
Sono tre i nuovi modelli proposti, il DG6800 totalmente a vapore (circa € 3.400)con possibilità di controllo della temperatura (del vapore) da 40° a 100°, il modello H6860 BP multifunzione con introduzione controllata di vapore (€ 4.200) per una perfetta lievitazione e cottura del pane, infine il DGM6800 (€ 4.500) che unisce la praticità del microonde alla cottura a vapore.