Domanda che ci poniamo ogni volta che vogliamo organizzare un pranzo, un brunch, una cena o altro a casa. Risposta, che sembrerà ovvia, dipende dalle nostre intezioni, se vogliamo organizzare qualcosa di intimo con poche persone, magari i soliti noti, o estendere l’invito al di fuori della nostra solita cerchia di amicizie.
Decidiamo per la seconda possibilità, con più persone. A questo punto come scegliamo chi invitare?
Un’idea è quella di mescolare i vecchi amici con persone che magari hai appena conosciuto e c’è stato subito feeling. La regina del lifestyle domestico Rita Konig lo definisce tecnica a effetto ghirlanda, basta che ti assicuri che tutti conoscano qualcuno, ma che non ci sia nessuno che conosca tutti o nessuno. Trovo sia un suggerimento geniale. Infatti qual è il timore di una cena con persone che non si conoscono tra loro? L’imbarazzante silenzio a tavola.
Altro suggerimento, limitiamo la presenza degli ospiti vip. Le personalità ingombranti, sono ammaliatrici ma amano l’esclusiva. Mi è capitato di avere a cena amici che hanno calamitato l’attenzione degli ospiti per tutta la cena, me compresa. La mia tavola era il suo palcoscenico, i miei ospiti i suoi spettatori e tutto è andato bene. Non oso pensare se ci fosse stata un’altra personalità del genere seduta a tavola. Conoscete il detto mai due galli nello stesso pollaio?